11 novembre  2017

11 novembre  2017

Ecco che siamo arrivate all’ultimo appuntamento della maratona dei ricordi delle XIII edizioni del Gran Ballo Viennese di Roma, come ricorderete l’idea era nata perché l’edizione del 24 ottobre 2020 è stata posticipata al 23 ottobre 2021 e ci sembrava che ricordare le passate edizioni fosse un modo per condividere tante emozioni vissute insieme.

Voglio ringraziare tutte le ex debs che hanno condiviso i loro ricordi, grazie per le bellissime ed emozionanti storie che avete pubblicato e vi prometto che, quando questo terribile incubo sarà finito, festeggeremo tutte insieme.

Oggi parleremo dell’ XI edizione del Gran Ballo Viennese e quando penso a questa edizione penso che sia stata molto particolare,  pensate che ad esempio è stata l’unica edizione del ballo che non si è svolta nel mese di ottobre ma a novembre.

Una settimana bellissima che ebbe inizio il 5 novembre  trascorsa in  allegria e con la complicità dei cavalieri che in quell’edizione erano gli atleti del Gruppo Sportivo  Fiamme Oro della Polizia di Stato.

E’ stato bellissimo per me assistere alla trasformazione di alcune ragazze che hanno partecipato a questa edizione, ricordo il nostro primo incontro, la loro timidezza, la loro voglia di nascondersi perché non si sentivano sicure di poter superare i loro limiti. Ma la magia del Gran Ballo Viennese  è riuscita a trasformare queste piccole crisalidi racchiuse nel loro bozzolo in splendide farfalle.

Ogni volta che assisto a questo miracolo, mi ripeto che tutte le ragazze dovrebbero fare l’esperienza del ballo per prendere consapevolezza che la bellezza è in ognuno di noi e tutte hanno il loro fascino, l’importante è prenderne coscienza e questo è il nostro compito da 13 anni.

Ricordo alcuni momenti e sorrido, perché siete straordinarie, in quella settimana ne combinate di tutti i colori, ognuna porta qualcosa di se e impara a condividerlo, senza aver paura di essere giudicata .

Penso allo  sguardo spaventato che aveva  Roberta il primo giorno  nel mettersi per la prima volta nella sua vita un paio di scarpe da ballo con il  tacco, ricordo che lei spaventata venne da me e mi disse : io non ce la farò mai a ballare con i tacchi perché ho sempre portato le scarpe basse.

Io le dissi di non aver paura  perché ero certa al 100% che ce l’avrebbe fatta, e…così fu.

Lei  non si arrese e per tutta la settimana  la sera nonostante la stanchezza appena tornava in albergo si infilava  le sue scarpe da ballo e si esercitava  in camera con l’aiuto delle sue compagne di stanza, inutile dirvi che la sera del ballo camminava e ballava perfettamente sui tacchi.

Come dimenticarsi di quel primo giorno, quando Federica,  nel momento in cui si formarono le coppie ebbe una crisi di pianto ed io non capivo bene perché stesse piangendo in un modo così disperato.

Inizialmente avevo immaginato che stesse piangendo perché stava male e mi ero preoccupata  invece lei candidamente mi spiegò che piangeva perché non poteva accettare che le era capitato un cavaliere moro senza addominali scolpiti , mentre lei, aveva da sempre immaginato il suo cavaliere alto,  biondo e con gli occhi azzurri. Secondo lei il destino non era stato benevolo nei suoi riguardi e non le aveva dato il cavaliere più bello come aveva sempre sognato.

Io e il maestro Mollica ricordo facemmo scorta di pazienza  e cercammo di convincerla che sicuramente quel ragazzo essendo un campione nella sua disciplina sportiva aveva tanti pregi che andavano scoperti e che necessitavano di un minimo di conoscenza, fu dura ma alla fine accettò il fatto che la sua  era stata una reazione esagerata e come previsto vissero “felici e contenti per tutta la settimana.”

L’organizzazione del ballo mi regala tante emozioni, conosco tante ragazze e ognuna di loro mi regala qualcosa di unico, due ragazze che hanno partecipato al ballo 2017 ancora dopo tre anni sono sempre accanto a me. Si chiamano  Marta e Raffaella  ed io le prendo in giro perché per loro il Ballo è come una patologia  da cui non si guarisce mai, sono sicura ce non ci potrà essere un’edizione del ballo senza che loro non siano presenti, o che  non ci sarà mai un’iniziativa relativa al ballo in cui non saranno in prima linea. Pensate che siano esagerate? e  visto che l’hanno già fatto potrebbe bastargli?

Possiamo dimenticarci del sorriso di  Angelica? No non è possibile, pensate che  durante quella settimana aveva lo sguardo di una bambina al luna park , mi piaceva guardare i suoi occhi azzurri liberi da ogni preoccupazione, estasiati da quella realtà che stava vivendo e che forse non pensava potesse esistere.

Voglio ringraziare  tutti i cavalieri di questa edizione che  si sono impegnati non solo nell’esecuzione perfetta delle  coreografie  ma hanno coccolato e incoraggiato le nostre ragazze nei momenti più impegnativi riuscendo a darle quel senso di sicurezza che fa piacere sempre a tutte le donne.

Tra le tante cose bellissime successe,  c’è stata  una cosa che non mi è piaciuta e che non dimenticherò mai.

Pensate che, in tanti anni non ero mai rimasta delusa dai fornitori che hanno collaborato con noi in tutti  questi anni,  finchè,  un grande nome dell’alta moda si propose per la realizzazione degli abiti delle ragazze.

Ma come dice un vecchio detto:” non è oro  tutto quello che luccica ”, infatti,  quello che in prima battuta  mi era sembrato  un onore ed  una sicurezza nel risultato, in realtà fu la mia più grande delusione.

Chi mi conosce sa che odio le polemiche, ma nessuno mai  dovrà considerare i sogni   delle mie ragazze come un accessorio, per me sono e saranno la priorità, perché Il Gran Ballo Viennese di Roma ha e avrà come obbiettivo quello di dare la possibilità di vivere una notte magica in cui la realtà sia capace di superare  l’immaginabile.

Un abbraccio

Elvia

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